12—14 Ottobre 2023
Bologna, Italia
Each beat is an exploding world, piercing deep within and expanding to encompass everything. Movement is connective and collective. I perceive myself as a body made of bodies, free from the constraints of flesh.
I become Other.
Artisti
Artisti
location
Amnesia Scanner
Amnesia Scanner
Finlandesi ma da anni residenti a Berlino, gli Amnesia Scanner ormai da tempo hanno spostato in alto l’asticella per quanto riguarda gli show multimediali. I loro set audio/video sono una frontiera estetica estrema (e molto emozionale) dell’interazione fra suono ed immagine: una distopia esaltante ed inquietante al tempo stesso, un live show - in cui presenteranno il loro terzo album, STROBE.RIP - davvero imperdibile.
Amnesia Scanner
Finlandesi ma da anni residenti a Berlino, gli Amnesia Scanner ormai da tempo hanno spostato in alto l’asticella per quanto riguarda gli show multimediali. I loro set audio/video sono una frontiera estetica estrema (e molto emozionale) dell’interazione fra suono ed immagine: una distopia esaltante ed inquietante al tempo stesso, un live show - in cui presenteranno il loro terzo album, STROBE.RIP - davvero imperdibile.
Aunty Rayzor
Aunty Rayzor
Da quello “scrigno delle meraviglie” che è la galassia Nyege Nyege, ovvero il battito black primordiale che viene risintonizzato sulla iper-contemporaneità, ecco la fulminante ed apocalittica Aunty Rayzor. Nigeriana, arriva a ROBOT dopo aver appena fatto uscire il suo lavoro d’esordio (premiere italiana). Un piglio incandescente nello stare sul palco, una fiducia in sé illimitata: appuntamento da circoletto rosso per chi arriva a ROBOT prima di tutto alla ricerca di sorprese, scoperte, nuovi talenti.
Aunty Rayzor
Da quello “scrigno delle meraviglie” che è la galassia Nyege Nyege, ovvero il battito black primordiale che viene risintonizzato sulla iper-contemporaneità, ecco la fulminante ed apocalittica Aunty Rayzor. Nigeriana, arriva a ROBOT dopo aver appena fatto uscire il suo lavoro d’esordio (premiere italiana). Un piglio incandescente nello stare sul palco, una fiducia in sé illimitata: appuntamento da circoletto rosso per chi arriva a ROBOT prima di tutto alla ricerca di sorprese, scoperte, nuovi talenti.
BIG presenta FESTA | Azione collettiva di improvvisazione sonora
BIG presenta FESTA | Azione collettiva di improvvisazione sonora
“Festa”. Azione collettiva di improvvisazione sonora. 180 minuti di libertà espressiva totale ed assoluta. Un numero imprevisto ed imprevedibile di BIG - Bologna Improvisation Group. Pronti ad entrare ed uscire in parte a loro piacimento, in parte seguendo le indicazioni del compositore Francesco Giomi (già collaboratore del grande Luciano Berio). A fare da ispirazione e “spiritual guidance”, l’eco della radicalità delle esperienze sonore sperimentali degli anni ’60 e ’70 (Musica Elettronica Viva, le partite di Giuseppe Chiari, ma anche la Scratch Orchestra di Cornelius Cardew).
BIG – Bologna Improvisation Group
Ideazione e animazione: Francesco Giomi
Performer: Andrea Brutti, Biagio Cavallo, Antonio Ciaramella, Guglielmo Cocchini, Andrea Fabris, Simone Faraci, Francesco Giomi, Andrea Giorgelli, Simone Grande, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Erica Ruggero, Andrea Sanna, Nicola Venturo, Giacomo Zanus
BIG presenta FESTA | Azione collettiva di improvvisazione sonora
“Festa”. Azione collettiva di improvvisazione sonora. 180 minuti di libertà espressiva totale ed assoluta. Un numero imprevisto ed imprevedibile di BIG - Bologna Improvisation Group. Pronti ad entrare ed uscire in parte a loro piacimento, in parte seguendo le indicazioni del compositore Francesco Giomi (già collaboratore del grande Luciano Berio). A fare da ispirazione e “spiritual guidance”, l’eco della radicalità delle esperienze sonore sperimentali degli anni ’60 e ’70 (Musica Elettronica Viva, le partite di Giuseppe Chiari, ma anche la Scratch Orchestra di Cornelius Cardew).
BIG – Bologna Improvisation Group
Ideazione e animazione: Francesco Giomi
Performer: Andrea Brutti, Biagio Cavallo, Antonio Ciaramella, Guglielmo Cocchini, Andrea Fabris, Simone Faraci, Francesco Giomi, Andrea Giorgelli, Simone Grande, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Erica Ruggero, Andrea Sanna, Nicola Venturo, Giacomo Zanus
CC:DISCO!
CC:DISCO!
Oggi residente a Lisbona, ma originariamente sacerdotessa della scena club di Melbourne, CC:DISCO! è un’autentica forza della natura capace di conquistare ogni singolo dancefloor a colpi di disco, house e boogie. Il suo talento è talmente contagioso che il suo radio show originario, “Smoke And Mirrors”, l’ha portata in breve tempo a diventare un culto globale: da lì gli inviti di istituzioni come Rinse FM, NTS, Red Light Radio, Dublab, e un calendario di gig in giro per l’Europa ormai fittissimo.
CC:DISCO!
Oggi residente a Lisbona, ma originariamente sacerdotessa della scena club di Melbourne, CC:DISCO! è un’autentica forza della natura capace di conquistare ogni singolo dancefloor a colpi di disco, house e boogie. Il suo talento è talmente contagioso che il suo radio show originario, “Smoke And Mirrors”, l’ha portata in breve tempo a diventare un culto globale: da lì gli inviti di istituzioni come Rinse FM, NTS, Red Light Radio, Dublab, e un calendario di gig in giro per l’Europa ormai fittissimo.
Clark
Clark
Da due decenni, uno dei talenti più brillanti ed evoluti della cosiddetta “elettronica intelligente”: lì dove intarsi ritmici vertiginosi sanno “danzare” con improvvise aperture melodiche o inquietanti sospensioni ambient. Che una leggenda come Thom Yorke, il leader dei Radiohead, abbia fortemente voluto produrre il suo nuovo album, Sus Dog - dove è impegnato anche vocalmente e strumentalmente - la dice lunga. Clark presenterà il suo ultimo lavoro live, a ROBOT, in anteprima nazionale.
Clark
Da due decenni, uno dei talenti più brillanti ed evoluti della cosiddetta “elettronica intelligente”: lì dove intarsi ritmici vertiginosi sanno “danzare” con improvvise aperture melodiche o inquietanti sospensioni ambient. Che una leggenda come Thom Yorke, il leader dei Radiohead, abbia fortemente voluto produrre il suo nuovo album, Sus Dog - dove è impegnato anche vocalmente e strumentalmente - la dice lunga. Clark presenterà il suo ultimo lavoro live, a ROBOT, in anteprima nazionale.
CORIN presents Lux Aeterna
CORIN presents Lux Aeterna
La musica di Corin Ileto è un crocevia di stili, emozioni e direzioni. Estremi che collidono, nel suo caso: il volare alto della ricerca e la “pancia” del clubbing puro; l’elettronica da grandi emozioni e l’oscurità dei richiami wave ed EBM; l’attitudine senza compromessi in chiave grime e l’astrazione trance. Elementi contrapposti, che in lei si nutrono e si illuminano. Una particolare declinazione creativa che ha già stregato artisti come Lee Gamble e label come la Beduoin Records, così come venue diversissime fra loro quali il Palais de Tokyo a Parigi o il berlinese Berghain. Vederla in Europa è abbastanza raro, selezione sempre con attenzione gli eventi a cui partecipare, e a ROBOT porta in anteprima nazionale il live set legato al suo nuovo album.
CORIN presents Lux Aeterna
La musica di Corin Ileto è un crocevia di stili, emozioni e direzioni. Estremi che collidono, nel suo caso: il volare alto della ricerca e la “pancia” del clubbing puro; l’elettronica da grandi emozioni e l’oscurità dei richiami wave ed EBM; l’attitudine senza compromessi in chiave grime e l’astrazione trance. Elementi contrapposti, che in lei si nutrono e si illuminano. Una particolare declinazione creativa che ha già stregato artisti come Lee Gamble e label come la Beduoin Records, così come venue diversissime fra loro quali il Palais de Tokyo a Parigi o il berlinese Berghain. Vederla in Europa è abbastanza raro, selezione sempre con attenzione gli eventi a cui partecipare, e a ROBOT porta in anteprima nazionale il live set legato al suo nuovo album.
Courtesy
Courtesy
Un ritorno per acclamazione. La danese Courtesy ha stregato tutti nell’edizione 2022 di ROBOT, coi suoi prismi trance “essenzializzati” capaci di immergersi in meravigliose aperture melodiche. Un onore ed un piacere averla di nuovo come ospite, questa volta come dj, pronta ad accompagnarci nelle nuove conquiste ed evoluzioni del suo viaggio emotivo ed estetico.
Courtesy
Un ritorno per acclamazione. La danese Courtesy ha stregato tutti nell’edizione 2022 di ROBOT, coi suoi prismi trance “essenzializzati” capaci di immergersi in meravigliose aperture melodiche. Un onore ed un piacere averla di nuovo come ospite, questa volta come dj, pronta ad accompagnarci nelle nuove conquiste ed evoluzioni del suo viaggio emotivo ed estetico.
Crystallmess b2b Lee Gamble
Crystallmess b2b Lee Gamble
Un back to back pensato e in esclusiva assoluta per ROBOT 14. La francese Crystalmess, col suo mondo “hyper” che va dal rap hardcore al footwork, incontra l’inglese Lee Gamble, uno dei massimi esponenti di quel “hardcore continuum” che parte dalla jungle e drum’n’bass per collassare su deviazioni, sorprese, sospensioni inquietanti, momenti di genio assoluto.
Crystallmess b2b Lee Gamble
Un back to back pensato e in esclusiva assoluta per ROBOT 14. La francese Crystalmess, col suo mondo “hyper” che va dal rap hardcore al footwork, incontra l’inglese Lee Gamble, uno dei massimi esponenti di quel “hardcore continuum” che parte dalla jungle e drum’n’bass per collassare su deviazioni, sorprese, sospensioni inquietanti, momenti di genio assoluto.
Dj Python
Dj Python
Non solo l’emozionante avventura con Natural Wonder Beauty Concept: ROBOT 14 ha il piacere e l’onore di ospitare il grande Dj Python, alias Brian Piñeyro, anche in versione dj, giocando al TPO da protagonista in prima persona e in solitaria. Il contesto perfetto per tuffarsi senza freni nella sua assurda ed al tempo stesso perfetta contaminazione di reggaeton ed house, di stimolazioni latine e tuffi oscuri e profondi nella cassa in quattro più sotterranea. Un caso più unico che raro, nel clubbing contemporaneo.
Dj Python
Non solo l’emozionante avventura con Natural Wonder Beauty Concept: ROBOT 14 ha il piacere e l’onore di ospitare il grande Dj Python, alias Brian Piñeyro, anche in versione dj, giocando al TPO da protagonista in prima persona e in solitaria. Il contesto perfetto per tuffarsi senza freni nella sua assurda ed al tempo stesso perfetta contaminazione di reggaeton ed house, di stimolazioni latine e tuffi oscuri e profondi nella cassa in quattro più sotterranea. Un caso più unico che raro, nel clubbing contemporaneo.
Filibalou
Filibalou
Un dj/producer eclettico e stakanovista si aggira per Bologna (…e si diverte, tra l’altro, ad organizzare intime adunate sediziose piene di suoni bellissimi). Esplorazioni sonore in terre lontane, accompagnate da percussioni avvolgenti e disciolte in acido lisergico. Liturgie pagane non cantate, riservate agli amanti del misticismo e dell’introspezione. Filibalou arriva a ROBOT per portarvi “altrove”, con la sola forza della musica e dell’immaginazione.
Filibalou
Un dj/producer eclettico e stakanovista si aggira per Bologna (…e si diverte, tra l’altro, ad organizzare intime adunate sediziose piene di suoni bellissimi). Esplorazioni sonore in terre lontane, accompagnate da percussioni avvolgenti e disciolte in acido lisergico. Liturgie pagane non cantate, riservate agli amanti del misticismo e dell’introspezione. Filibalou arriva a ROBOT per portarvi “altrove”, con la sola forza della musica e dell’immaginazione.
Forest Swords
Forest Swords
“Ero bloccato in studio, d’inverno, pioggia continua, con per giunta un piede rotto e una serie di altre seccature: ecco, questo stato di immobilità forzata è diventato quasi psichedelico ad un certo punto. Ho iniziato a far parlare fra loro – sia nella mia testa che nei miei ascolti – pop anni ’80, metal e dub, ho giocato con synth distorti e trasfigurato strumenti a fiato, ho rallentato i pattern ritmici e reso inquietanti i frammenti vocali registrati. Il risultato finale è ‘Bolted’”: parla così il grande Forest Swords, alias Matthew Barnes, alias uno dei più intriganti e radicali compositori di musica elettronica e sperimentale contemporanea, del nuovo album – in uscita per Ninja Tune – che presenterà in anteprima a ROBOT. Semplicemente da non perdere.
Forest Swords
“Ero bloccato in studio, d’inverno, pioggia continua, con per giunta un piede rotto e una serie di altre seccature: ecco, questo stato di immobilità forzata è diventato quasi psichedelico ad un certo punto. Ho iniziato a far parlare fra loro – sia nella mia testa che nei miei ascolti – pop anni ’80, metal e dub, ho giocato con synth distorti e trasfigurato strumenti a fiato, ho rallentato i pattern ritmici e reso inquietanti i frammenti vocali registrati. Il risultato finale è ‘Bolted’”: parla così il grande Forest Swords, alias Matthew Barnes, alias uno dei più intriganti e radicali compositori di musica elettronica e sperimentale contemporanea, del nuovo album – in uscita per Ninja Tune – che presenterà in anteprima a ROBOT. Semplicemente da non perdere.
Francesca Heart, TWIRLS
Francesca Heart, TWIRLS
Francesca Heart è l’alias “sonoro” di Francesca Mariano, artista e ricercatrice multidisciplinare in grado di attraversare in maniera illuminata e per niente scontata i confini dell’espressione musicale e corporea. A ROBOT presenta in anteprima “TWIRLS”, una installazione (attiva dalle 20:30) + performance (alle 22 e 23:30) in grado di scuotere sensi ed emozioni in maniera sinuosa, liquida. Liquida in senso anche letterale: una piscina sarà infatti montata all’interno di Palazzo Re Enzo.
Francesca Heart, TWIRLS
Francesca Heart è l’alias “sonoro” di Francesca Mariano, artista e ricercatrice multidisciplinare in grado di attraversare in maniera illuminata e per niente scontata i confini dell’espressione musicale e corporea. A ROBOT presenta in anteprima “TWIRLS”, una installazione (attiva dalle 20:30) + performance (alle 22 e 23:30) in grado di scuotere sensi ed emozioni in maniera sinuosa, liquida. Liquida in senso anche letterale: una piscina sarà infatti montata all’interno di Palazzo Re Enzo.
Helena Hauff
Helena Hauff
Difficile trovare un dj migliore di Helena Hauff, oggi. La conoscenza enciclopedica di tutto ciò che è musica elettronica passata, presente e futura; la capacità di viaggiare fra generi, ere e BPM; le ossa che si è fatta da storica resident di un posto leggendario come il Golden Pudel di Amburgo; i set epocali nei festival di mezzo mondo (e parliamo di Sónar o Dekmantel); le release per label di livello della Ninja Tune; gli award e riconoscimenti ricevuti da realtà quali la BBC o Crack Magazine; questo, e tanto altro ancora. Ok. Ma al di là di titoli ed onori, quando si finisce nei suoi flussi sonori è sempre, semplicemente, affilatissima magia.
Il suo ritorno a Bologna sarà grandioso, condito dal nuovo disco della serie ‘fabric presents’.
Helena Hauff
Difficile trovare un dj migliore di Helena Hauff, oggi. La conoscenza enciclopedica di tutto ciò che è musica elettronica passata, presente e futura; la capacità di viaggiare fra generi, ere e BPM; le ossa che si è fatta da storica resident di un posto leggendario come il Golden Pudel di Amburgo; i set epocali nei festival di mezzo mondo (e parliamo di Sónar o Dekmantel); le release per label di livello della Ninja Tune; gli award e riconoscimenti ricevuti da realtà quali la BBC o Crack Magazine; questo, e tanto altro ancora. Ok. Ma al di là di titoli ed onori, quando si finisce nei suoi flussi sonori è sempre, semplicemente, affilatissima magia.
Il suo ritorno a Bologna sarà grandioso, condito dal nuovo disco della serie ‘fabric presents’.
Holy Tongue
Holy Tongue
Un emozionante, sorprendente e affilatissimo viaggio nell’intersezione tra dub-reggae e post punk, rivista in chiave iper-attuale. Da una parte, uno dei migliori “cervelli in fuga” di casa nostra, la compositrice, percussionista e polistrumentista Valentina Magaletti: già al fianco di Nicolas Jaar, Raime e tanti altri - oltre che nel progetto Vanishing Twin - si muove senza sforzo tra mondi apparentemente inconciliabili, in una sconfinata ricerca del suono tra versatilità stilistica ed evoluzione costante. A ROBOT, Valentina incrocia le armi creative con Al Wootton (alias Deadboy) e con il bassista Susumu Mukai, in un live set al Teatro San Leonardo che promette scintille. Ritmiche, mistiche scintille.
Holy Tongue
Un emozionante, sorprendente e affilatissimo viaggio nell’intersezione tra dub-reggae e post punk, rivista in chiave iper-attuale. Da una parte, uno dei migliori “cervelli in fuga” di casa nostra, la compositrice, percussionista e polistrumentista Valentina Magaletti: già al fianco di Nicolas Jaar, Raime e tanti altri - oltre che nel progetto Vanishing Twin - si muove senza sforzo tra mondi apparentemente inconciliabili, in una sconfinata ricerca del suono tra versatilità stilistica ed evoluzione costante. A ROBOT, Valentina incrocia le armi creative con Al Wootton (alias Deadboy) e con il bassista Susumu Mukai, in un live set al Teatro San Leonardo che promette scintille. Ritmiche, mistiche scintille.
Jeff Mills
Jeff Mills
Che altro dire se non: leggenda. Jeff Mills questo è, semplicemente. Arriva per la prima volta a ROBOT tornando a fare ciò per cui non ha eguali il mondo: il dj. Un dj fra le cui mani la techno diventa un’esperienza tanto fisica e diretta quanto ultraterrena, sempre alla ricerca di un livello di intensità mentale superiore.
Jeff Mills
Che altro dire se non: leggenda. Jeff Mills questo è, semplicemente. Arriva per la prima volta a ROBOT tornando a fare ciò per cui non ha eguali il mondo: il dj. Un dj fra le cui mani la techno diventa un’esperienza tanto fisica e diretta quanto ultraterrena, sempre alla ricerca di un livello di intensità mentale superiore.
Klub Taiga
Klub Taiga
Musicisti. Performer. Agitatori culturali. Klub Taiga è la sigla che raccoglie le etiche, le estetiche e le fiammeggianti provocazioni di tre realtà come Industria Indipendente, Steve Pepe ed Yva & Toy George. Uno spazio aperto, una “scena” diffusa che rifugge le definizioni, un luogo scuro e spiazzante dove le apparizioni diventano degli infiniti possibili: al buio nulla accade mai in un unico luogo, e nella musica i corpi si confondono. L’anima più performativa di ROBOT ama un Klub così.
Klub Taiga
Musicisti. Performer. Agitatori culturali. Klub Taiga è la sigla che raccoglie le etiche, le estetiche e le fiammeggianti provocazioni di tre realtà come Industria Indipendente, Steve Pepe ed Yva & Toy George. Uno spazio aperto, una “scena” diffusa che rifugge le definizioni, un luogo scuro e spiazzante dove le apparizioni diventano degli infiniti possibili: al buio nulla accade mai in un unico luogo, e nella musica i corpi si confondono. L’anima più performativa di ROBOT ama un Klub così.
LustSickPuppy
LustSickPuppy
Una creatura mutante. Una musica esplosiva tanto quanto l’etica e l’estetica. LastSickPuppy è una sorta di “nuova frontiera” per qualsiasi cosa voi possiate immaginare. Tra ipercolorazioni e violente deformazioni, una sua esibizione è cruda e imprevedibile, una vera e propria esperienza a contatto col futuro più folle, estremo, assurdo e psichedelico – adesso.
LustSickPuppy
Una creatura mutante. Una musica esplosiva tanto quanto l’etica e l’estetica. LastSickPuppy è una sorta di “nuova frontiera” per qualsiasi cosa voi possiate immaginare. Tra ipercolorazioni e violente deformazioni, una sua esibizione è cruda e imprevedibile, una vera e propria esperienza a contatto col futuro più folle, estremo, assurdo e psichedelico – adesso.
Marta De Pascalis presents Sky Flesh
Marta De Pascalis presents Sky Flesh
Per ROBOT 14, Marta De Pascalis ha un regalo speciale: l’anteprima italiana assoluta di “Sky Flesh”, un lavoro dove si esplorano i confini della percezione e della trascendenza, in una collisione di sensi, suoni e “meteore sonore” che porta letteralmente nello spazio (e che ha fatto innamorare ad esempio Caterina Barbieri, che l'ha fortemente voluta sulla sua label). Un viaggio in cui Marta De Pascalis e il suo tocco sono un medium assolutamente perfetto, con la una incredibile maestria nel “giocare” alchimie con nastri preregistrati, synth analogici, oscillatori e altre bellissime armi d’artigianato di alta, altissima classe.
Marta De Pascalis presents Sky Flesh
Per ROBOT 14, Marta De Pascalis ha un regalo speciale: l’anteprima italiana assoluta di “Sky Flesh”, un lavoro dove si esplorano i confini della percezione e della trascendenza, in una collisione di sensi, suoni e “meteore sonore” che porta letteralmente nello spazio (e che ha fatto innamorare ad esempio Caterina Barbieri, che l'ha fortemente voluta sulla sua label). Un viaggio in cui Marta De Pascalis e il suo tocco sono un medium assolutamente perfetto, con la una incredibile maestria nel “giocare” alchimie con nastri preregistrati, synth analogici, oscillatori e altre bellissime armi d’artigianato di alta, altissima classe.
Natural Wonder Beauty Concept (Ana Roxanne and DJ Python)
Natural Wonder Beauty Concept (Ana Roxanne and DJ Python)
Un viaggio onirico. Una meditazione nebbiosa e psichedelica. Un sabba contemporaneo di rifrazioni di musica da club decomposta, dilatata. La collaborazione tra Ana Roxanne, nome in grande ascesa nel circuito ambient, e Brian Piñeyro in arte Dj Python, è una delle potenziali grandi sorprese di ROBOT 14.
Natural Wonder Beauty Concept (Ana Roxanne and DJ Python)
Un viaggio onirico. Una meditazione nebbiosa e psichedelica. Un sabba contemporaneo di rifrazioni di musica da club decomposta, dilatata. La collaborazione tra Ana Roxanne, nome in grande ascesa nel circuito ambient, e Brian Piñeyro in arte Dj Python, è una delle potenziali grandi sorprese di ROBOT 14.
Negativland + Visual Design by Sue-C
Negativland + Visual Design by Sue-C
Beffardi raccoglitori dell’estetica dei consumi capitalista fin dagli anni ’80. Gioiosi sabotatori folk che lavorano per detriti, campionamenti, giustapposizioni bizzarre – e più di un occhio al patrimonio sonoro del kraut rock dei Neu!. I Negativland sono da quattro decenni una cellula impazzita nella musica contemporanea pop. Sfuggenti e sarcastici, gioiosi e taglienti.
Negativland + Visual Design by Sue-C
Beffardi raccoglitori dell’estetica dei consumi capitalista fin dagli anni ’80. Gioiosi sabotatori folk che lavorano per detriti, campionamenti, giustapposizioni bizzarre – e più di un occhio al patrimonio sonoro del kraut rock dei Neu!. I Negativland sono da quattro decenni una cellula impazzita nella musica contemporanea pop. Sfuggenti e sarcastici, gioiosi e taglienti.
Osàre! Editions showcase w/ Elena Colombi, Eva Geist, Fukinsei
Osàre! Editions showcase w/ Elena Colombi, Eva Geist, Fukinsei
Uno dei nostri “prodotti da esportazione” nel campo del clubbing migliori: Elena Colombi è da anni stabilmente nelle playlist di tutti gli appassionati legati ad una dance elettronica colta, sfaccettata, capace di rispettare le radici tanto quanto di sfidare i futuri. A ROBOT presenta lo showcase della sua label Osare (mai nome più appropriato). Ad accompagnarla, la sofisticata e bravissima Eva Geist e Fukinsei, etnomusicologa con una sensibilità feroce per tutto ciò che è iper-contemporaneo.
Osàre! Editions showcase w/ Elena Colombi, Eva Geist, Fukinsei
Uno dei nostri “prodotti da esportazione” nel campo del clubbing migliori: Elena Colombi è da anni stabilmente nelle playlist di tutti gli appassionati legati ad una dance elettronica colta, sfaccettata, capace di rispettare le radici tanto quanto di sfidare i futuri. A ROBOT presenta lo showcase della sua label Osare (mai nome più appropriato). Ad accompagnarla, la sofisticata e bravissima Eva Geist e Fukinsei, etnomusicologa con una sensibilità feroce per tutto ciò che è iper-contemporaneo.
Radio Raheem presents Brillante
Radio Raheem presents Brillante
La collaborazione inedita tra Radio Raheem e ROBOT porta Brillante, alias del sound designer e creator Jacopo Beolchi, a completare la line up di DumBO Temporanea del sabato sera. Eclettico, formidabilmente capace e insanabilmente curioso, Brillante intraprende viaggi artistici e ibridazioni danzanti tra diversi generi e BPM, legando assieme nuovo e vecchio, veloce e lento, techno, progressive e trance in un percorso bellissimo da compiere assieme.
Radio Raheem presents Brillante
La collaborazione inedita tra Radio Raheem e ROBOT porta Brillante, alias del sound designer e creator Jacopo Beolchi, a completare la line up di DumBO Temporanea del sabato sera. Eclettico, formidabilmente capace e insanabilmente curioso, Brillante intraprende viaggi artistici e ibridazioni danzanti tra diversi generi e BPM, legando assieme nuovo e vecchio, veloce e lento, techno, progressive e trance in un percorso bellissimo da compiere assieme.
Scotch Rolex and Shackleton
Scotch Rolex and Shackleton
Uno sciamano sorridente, nato in Inghilterra e residente a Berlino, che ha esordito creando una dubstep cupa, scura, elaborata e beffarda e poi via via ha affinato la sua arte fino a renderla aerea e piena di intarsi. Un producer folle, giapponese di nascita ma cittadino dell’Iperuranio, capace di brutalizzare techno e drum’n’bass, musica da retrogaming ed improvvise aperture ambient. L’incontro tra Shackleton e Scotch Rolex è uno degli highlight assoluti di ROBOT 14, seconda data italiana del neonato progetto.
Scotch Rolex and Shackleton
Uno sciamano sorridente, nato in Inghilterra e residente a Berlino, che ha esordito creando una dubstep cupa, scura, elaborata e beffarda e poi via via ha affinato la sua arte fino a renderla aerea e piena di intarsi. Un producer folle, giapponese di nascita ma cittadino dell’Iperuranio, capace di brutalizzare techno e drum’n’bass, musica da retrogaming ed improvvise aperture ambient. L’incontro tra Shackleton e Scotch Rolex è uno degli highlight assoluti di ROBOT 14, seconda data italiana del neonato progetto.
Settima Estinzione
Settima Estinzione
Un progetto in co-produzione con Jazz:Re:Found Festival e nato da un’idea, da una suggestione astratta – legata a doppio filo con la Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, uno dei più grandi rappresentanti dell’arte contemporanea mondiale. Un’idea nata dal coraggio artistico, e dalla voglia di riscrivere i canoni del (post) rock, dell’elettronica, della forma-canzone, facendo incontrare talenti selezionati tramite una call specifica, su impulso della direzione artistica del festival Jazz:Re:Found. Il risultato finale, figlio dei talenti di Carlotta Sillano, Giovanni Corgiat, Marta Del Grandi, Daniele Patton, Michele Marchetti e Gabriele Bertotti, è di una sensibilità e bellezza davvero rare.
Settima Estinzione
Un progetto in co-produzione con Jazz:Re:Found Festival e nato da un’idea, da una suggestione astratta – legata a doppio filo con la Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, uno dei più grandi rappresentanti dell’arte contemporanea mondiale. Un’idea nata dal coraggio artistico, e dalla voglia di riscrivere i canoni del (post) rock, dell’elettronica, della forma-canzone, facendo incontrare talenti selezionati tramite una call specifica, su impulso della direzione artistica del festival Jazz:Re:Found. Il risultato finale, figlio dei talenti di Carlotta Sillano, Giovanni Corgiat, Marta Del Grandi, Daniele Patton, Michele Marchetti e Gabriele Bertotti, è di una sensibilità e bellezza davvero rare.
Skee Mask
Skee Mask
Skee Mask si aggiunge al sabato di ROBOT#14 al Binario Centrale di DumBO.
Un dj set techno sperimentale che porterà la notte del sabato di DumBO in posti lontani, futuri e movimentati.
Skee Mask
Skee Mask si aggiunge al sabato di ROBOT#14 al Binario Centrale di DumBO.
Un dj set techno sperimentale che porterà la notte del sabato di DumBO in posti lontani, futuri e movimentati.
System Olympia
System Olympia
I suoi radio show su NTS sono diventati culto e sotterranea leggenda. Il suo immaginario tra italo disco, rimandi agli anni ’70 più assurdi, sensualità da dancefloor e SWAG ante litteram ha catturato molti cuori. Uno di questi, quello della divina Roisin Murphy, che ha fortemente voluto System Olympia (italiana trapiantata a Londra) come remixer. A ROBOT non arriva a mani vuote, ma con un album in uscita: facile prevedere anteprime e sorprese.
System Olympia
I suoi radio show su NTS sono diventati culto e sotterranea leggenda. Il suo immaginario tra italo disco, rimandi agli anni ’70 più assurdi, sensualità da dancefloor e SWAG ante litteram ha catturato molti cuori. Uno di questi, quello della divina Roisin Murphy, che ha fortemente voluto System Olympia (italiana trapiantata a Londra) come remixer. A ROBOT non arriva a mani vuote, ma con un album in uscita: facile prevedere anteprime e sorprese.
Tim Hecker
Tim Hecker
Sabato 14 ottobre, all’Oratorio San Filippo Neri arriva Tim Hecker: musicista elettronico, producer, sound artist e compositore di colonne sonore, da decenni nome di culto per la sperimentazione elettronica tra destrutturazione, ricerca ed esplorazioni ambient.
Il maestro canadese presenta a ROBOT14 il suo undicesimo lavoro, ‘No Highs’: un’opera che si pone come reazione al ‘falso positivismo’ di quella che viene etichettata come ‘corporate ambient’, grigia e indefinita, presentando invece melodie austere e ambigue, purgatoriali, anti-rilassanti, destinate a riempire e suggestionare musicalmente la navata dell’Oratorio.
Tim Hecker
Sabato 14 ottobre, all’Oratorio San Filippo Neri arriva Tim Hecker: musicista elettronico, producer, sound artist e compositore di colonne sonore, da decenni nome di culto per la sperimentazione elettronica tra destrutturazione, ricerca ed esplorazioni ambient.
Il maestro canadese presenta a ROBOT14 il suo undicesimo lavoro, ‘No Highs’: un’opera che si pone come reazione al ‘falso positivismo’ di quella che viene etichettata come ‘corporate ambient’, grigia e indefinita, presentando invece melodie austere e ambigue, purgatoriali, anti-rilassanti, destinate a riempire e suggestionare musicalmente la navata dell’Oratorio.
Tongue in the Mind (Juliana Huxtable, Jealous Orgasm, Via App)
Tongue in the Mind (Juliana Huxtable, Jealous Orgasm, Via App)
Dj, artista, scrittrice ed intellettuale a trecentosessanta gradi, la newyorkese Juliana Huxtable è sempre alla ricerca di sensi, significati e nuovi limiti. Col progetto Tongue In The Mind stringe una sorprendente alleanza col polistrumentista Joe Rinaldo Heffernan (alias Jealous Orgasm), dopo quasi una decade di back-and-forth creativo. Sarebbe ingenuo provare a definire - e anzi, limitare - il genere musicale del duo, che spazia tra le influenze passate dei due artisti - tra cui rock, jazz e forme sperimentali - senza mai fermarsi a diventarne una copia. Aspettatevi, semplicemente, l’inaspettabile.
Tongue in the Mind (Juliana Huxtable, Jealous Orgasm, Via App)
Dj, artista, scrittrice ed intellettuale a trecentosessanta gradi, la newyorkese Juliana Huxtable è sempre alla ricerca di sensi, significati e nuovi limiti. Col progetto Tongue In The Mind stringe una sorprendente alleanza col polistrumentista Joe Rinaldo Heffernan (alias Jealous Orgasm), dopo quasi una decade di back-and-forth creativo. Sarebbe ingenuo provare a definire - e anzi, limitare - il genere musicale del duo, che spazia tra le influenze passate dei due artisti - tra cui rock, jazz e forme sperimentali - senza mai fermarsi a diventarne una copia. Aspettatevi, semplicemente, l’inaspettabile.
Universal Tongue by Anouk Kruithof
Universal Tongue by Anouk Kruithof
Immaginate di mettere insieme, in un solo prodotto audiovisivo, 8800 clip e 250 ore di video di persone che ballano su YouTube, Facebook, Instgram, in ogni angolo del globo. È il progetto di Anouk Kruithof, visual artist olandese senza definizione e confini di applicazione, che si è avvalsa di 52 ricercatori per editare 4 ore di video-loop di danza da ogni dove, in ogni modo, per qualsiasi ragione. Il risultato è una stupefacente testimonianza multiforme di stile e movimento, una ‘danzaclopedia’ che parla mille lingue ed una sola, la dimostrazione di una possibile congiunzione planetaria tra corpi in estasi.
Universal Tongue by Anouk Kruithof
Immaginate di mettere insieme, in un solo prodotto audiovisivo, 8800 clip e 250 ore di video di persone che ballano su YouTube, Facebook, Instgram, in ogni angolo del globo. È il progetto di Anouk Kruithof, visual artist olandese senza definizione e confini di applicazione, che si è avvalsa di 52 ricercatori per editare 4 ore di video-loop di danza da ogni dove, in ogni modo, per qualsiasi ragione. Il risultato è una stupefacente testimonianza multiforme di stile e movimento, una ‘danzaclopedia’ che parla mille lingue ed una sola, la dimostrazione di una possibile congiunzione planetaria tra corpi in estasi.
Vipra Sativa
Vipra Sativa
Un progetto in continua evoluzione. “Forse un virus, sicuramente non una band”. Difficile, davvero difficile inquadrare il progetto – mutevole e mutante in ogni forma possibile – in arrivo dalle zone di Torpignattara, Roma: ma di sicuro ne è adamantina la qualità (di cui fra i primi si è innamorato Lorenzo Senni, che già cinque anni fa li ha voluti sulla sua label, e che ha fatto drizzare le antenne anche ad una label leggendaria come la Warp). Vipra Sativa è un rave-non-rave che fa a pezzi ogni luogo comune ed ogni forma possibile di prevedibilità, in una esplorazione continua (e quasi schizoide) di traiettorie geografiche e sonore.
Vipra Sativa
Un progetto in continua evoluzione. “Forse un virus, sicuramente non una band”. Difficile, davvero difficile inquadrare il progetto – mutevole e mutante in ogni forma possibile – in arrivo dalle zone di Torpignattara, Roma: ma di sicuro ne è adamantina la qualità (di cui fra i primi si è innamorato Lorenzo Senni, che già cinque anni fa li ha voluti sulla sua label, e che ha fatto drizzare le antenne anche ad una label leggendaria come la Warp). Vipra Sativa è un rave-non-rave che fa a pezzi ogni luogo comune ed ogni forma possibile di prevedibilità, in una esplorazione continua (e quasi schizoide) di traiettorie geografiche e sonore.
Voice Actor
Voice Actor
Un mondo di stranezze e miniature. Di inquietudini e di sorrisi. Di frammenti vocali ed omaggi floreali, così come di fratture sonore e cupe discese. In arrivo da Sheffield – una città che ha una tradizione pazzesca per quanto riguarda la musica elettronica capace di cambiare le regole del gioco – Voice Actor è una entità artistica davvero sui generis, capace di creare interi universi ed intere morbose ed avvincenti narrazioni con pochi, affilati tocchi. A ROBOT 14 arrivano quattro giorni dopo l’uscita del loro prossimo lavoro.
Voice Actor
Un mondo di stranezze e miniature. Di inquietudini e di sorrisi. Di frammenti vocali ed omaggi floreali, così come di fratture sonore e cupe discese. In arrivo da Sheffield – una città che ha una tradizione pazzesca per quanto riguarda la musica elettronica capace di cambiare le regole del gioco – Voice Actor è una entità artistica davvero sui generis, capace di creare interi universi ed intere morbose ed avvincenti narrazioni con pochi, affilati tocchi. A ROBOT 14 arrivano quattro giorni dopo l’uscita del loro prossimo lavoro.
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I believe in the power of motion, the wisdom of gravity, the emptiness of true love, the fact that there is no way out but through the body, no way up unless we all go together, no way down unless we follow the beat, no way in unless we embrace the dark.
Gabrielle Roth